Into the Wild il film

into the wild locandina

Mondo, hai presente quella sensazione di voler scappare da tutto, di immergerti nella natura più selvaggia e trovare te stesso? ‘Into the Wild’ è un pugno nello stomaco proprio per chi ha provato questo desiderio.

Il film ti catapulta nei paesaggi mozzafiato dell’Alaska, dove il protagonista, Chris McCandless, decide di abbandonare la sua vita per vivere un’avventura estrema. Le riprese sono talmente immersive che ti senti quasi parte del suo viaggio: le telecamere che lo seguono come un’ombra, i panorami maestosi, tutto contribuisce a farti vivere questa esperienza in prima persona.

Ma ‘Into the Wild’ non è solo un film d’avventura. È un’indagine profonda nell’animo umano, una riflessione sulla società, sul consumismo, e sul desiderio di libertà. Chris è un ragazzo intelligente, sensibile, con una sete di conoscenza insaziabile. Le sue citazioni dai grandi autori e i suoi diari ci offrono uno spaccato della sua anima tormentata.

Tuttavia, il film non nasconde i pericoli di un’avventura del genere. Chris si spinge oltre i limiti, mettendo a rischio la sua stessa vita. Ci sono scene crude, che potrebbero non essere adatte a tutti, ma che servono a sottolineare l’importanza di rispettare la natura e i suoi pericoli.

‘Into the Wild’ è un film che ti fa riflettere, che ti emoziona, e che ti lascia con molte domande. È un viaggio introspettivo, un’esperienza che ti invita a metterti in gioco e a cercare il tuo posto nel mondo.

Un consiglio: guardalo con calma, senza distrazioni, e preparati a essere travolto dalla sua intensità.”

Tratto dal romanzo Nelle terre estreme, di Jon Krakauer, e si rifà alla vera storia di Christopher McCandless. Trovi infatti online una vera foto, un’autoscatto trovato nel rullino della macchina fotografica di Critopher…. ma non ti spoilero nulla.

La foto originale la trovi qui, assieme a qualche info curiosa sul bus: https://www.linkiesta.it/2020/06/magic-bus-142-into-the-wild-sean-penn/

Lo hai già visto? Cosa ne pensi, Mondo?

A presto!

Puoi trovare il libro qui: https://amzn.eu/d/2G2OOqa

Puoi vederlo su Prime Video o acquistarlo o noleggiarlo su YouTube qui: https://youtu.be/kAynNE7iNeU?si=L7NCiTkuapqmcG7t

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Viaggiare è il mio peccato di Agatha Christie

Copertina Viaggiare è il mio peccato

Ciao Mondo,

oggi ti porto con me in un viaggio nel tempo e nello spazio, tra le pagine di “Viaggiare è il mio peccato” di Agatha Christie. Questo libro, pubblicato nel 1946, non è un classico giallo della regina del mistero, ma un vero e proprio diario di viaggio, una finestra aperta su un mondo lontano, raccontato con la penna sapiente di una donna curiosa e attenta ai dettagli.

Personalmente, non ho letto questo libro, ma l’ho ascoltato su Audible, letto dalla bravissima Simona Biasetti. La sua voce chiara e il suo stile di lettura pacato e coinvolgente sono perfetti per accompagnarti in questo viaggio, rendendo l’esperienza ancora più piacevole e immersiva. Se ami gli audiolibri, questa versione è davvero consigliata!

Agatha Christie, in queste pagine, ci accompagna nei suoi viaggi in Medio Oriente, al fianco del marito archeologo, Max Mallowan. Ma non aspettarti descrizioni minuziose di monumenti o paesaggi mozzafiato. Qui il vero protagonista è l’incontro con le persone, le loro storie, le loro tradizioni e il loro modo di interpretare la vita.

Uno dei temi centrali del libro è il concetto di “Inshallah”, una parola che sentirai risuonare più volte tra le righe. Agatha non si limita a tradurla come un semplice “se Dio vuole”, ma ne svela il significato più profondo: una filosofia di vita che abbraccia il destino con serenità, affidandosi completamente alla volontà divina. Questo approccio, così lontano dalla nostra mentalità occidentale, diventa un invito a riflettere sul nostro rapporto con il futuro, con i piani che facciamo e con l’illusione di avere il controllo su tutto.

Quello che colpisce di più è come Agatha riesca a immergerti nelle vite delle persone che incontra. Attraverso i suoi occhi, conosciamo donne e uomini del posto, le loro usanze, i loro riti, il loro modo di affrontare la vita e la morte. Le descrizioni dei luoghi, invece, sono più sobrie, quasi come se fossero uno sfondo su cui si stagliano le storie delle persone. E forse è proprio questo il punto di forza del libro: non ti fa solo viaggiare, ti fa sentire parte di quelle comunità, ti fa capire il loro modo di vedere il mondo.

Tenere a mente che questo libro è stato scritto nel 1946 aggiunge una chiave di lettura importante. È un’epoca in cui viaggiare era ancora un’avventura, un’esperienza autentica e non massificata. Le distanze sembravano più lunghe, i confini più misteriosi e gli incontri più genuini. Leggere queste pagine oggi, in un’era di connessioni globali e viaggi organizzati, ci ricorda quanto il viaggio possa essere ancora un’esperienza trasformativa, se solo ci apriamo all’ascolto e alla curiosità.

Se sei un viaggiatore curioso, amante delle culture e delle storie umane, questo libro è per te. Puoi trovarlo in versione cartacea, perfetta da infilare in valigia o da regalare a un amico con la passione per i viaggi, oppure ascoltarlo in formato audiolibro su Audible, con la voce impeccabile di Simona Biasetti.

Ecco alcuni link per l’acquisto:

Buon viaggio, Mondo, e buona lettura (o ascolto)!