Ciao Mondo,
oggi ti porto con me in un viaggio nel tempo e nello spazio, tra le pagine di “Viaggiare è il mio peccato” di Agatha Christie. Questo libro, pubblicato nel 1946, non è un classico giallo della regina del mistero, ma un vero e proprio diario di viaggio, una finestra aperta su un mondo lontano, raccontato con la penna sapiente di una donna curiosa e attenta ai dettagli.
Personalmente, non ho letto questo libro, ma l’ho ascoltato su Audible, letto dalla bravissima Simona Biasetti. La sua voce chiara e il suo stile di lettura pacato e coinvolgente sono perfetti per accompagnarti in questo viaggio, rendendo l’esperienza ancora più piacevole e immersiva. Se ami gli audiolibri, questa versione è davvero consigliata!
Agatha Christie, in queste pagine, ci accompagna nei suoi viaggi in Medio Oriente, al fianco del marito archeologo, Max Mallowan. Ma non aspettarti descrizioni minuziose di monumenti o paesaggi mozzafiato. Qui il vero protagonista è l’incontro con le persone, le loro storie, le loro tradizioni e il loro modo di interpretare la vita.
Uno dei temi centrali del libro è il concetto di “Inshallah”, una parola che sentirai risuonare più volte tra le righe. Agatha non si limita a tradurla come un semplice “se Dio vuole”, ma ne svela il significato più profondo: una filosofia di vita che abbraccia il destino con serenità, affidandosi completamente alla volontà divina. Questo approccio, così lontano dalla nostra mentalità occidentale, diventa un invito a riflettere sul nostro rapporto con il futuro, con i piani che facciamo e con l’illusione di avere il controllo su tutto.
Quello che colpisce di più è come Agatha riesca a immergerti nelle vite delle persone che incontra. Attraverso i suoi occhi, conosciamo donne e uomini del posto, le loro usanze, i loro riti, il loro modo di affrontare la vita e la morte. Le descrizioni dei luoghi, invece, sono più sobrie, quasi come se fossero uno sfondo su cui si stagliano le storie delle persone. E forse è proprio questo il punto di forza del libro: non ti fa solo viaggiare, ti fa sentire parte di quelle comunità, ti fa capire il loro modo di vedere il mondo.
Tenere a mente che questo libro è stato scritto nel 1946 aggiunge una chiave di lettura importante. È un’epoca in cui viaggiare era ancora un’avventura, un’esperienza autentica e non massificata. Le distanze sembravano più lunghe, i confini più misteriosi e gli incontri più genuini. Leggere queste pagine oggi, in un’era di connessioni globali e viaggi organizzati, ci ricorda quanto il viaggio possa essere ancora un’esperienza trasformativa, se solo ci apriamo all’ascolto e alla curiosità.
Se sei un viaggiatore curioso, amante delle culture e delle storie umane, questo libro è per te. Puoi trovarlo in versione cartacea, perfetta da infilare in valigia o da regalare a un amico con la passione per i viaggi, oppure ascoltarlo in formato audiolibro su Audible, con la voce impeccabile di Simona Biasetti.
Ecco alcuni link per l’acquisto:
- Versione cartacea su Amazon: https://www.amazon.it/Viaggiare-mio-pecato-Agatha-Christie/dp/8804676370
- Audiolibro su Audible: Clicca quihttps://www.audible.it/pd/Viaggiare-e-il-mio-pecato-Audiobook/B08P5YQZQZ
Buon viaggio, Mondo, e buona lettura (o ascolto)!